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Cosa fare se uno dei due coniugi non vuole separarsi?

10 gennaio 2023

Cosa fare se uno dei due coniugi non vuole separarsi?

Capita con una certa frequenza che uno dei due coniugi decida di volersi separare e l’altro non sia d’accordo.

La separazione richiede il consenso o un coniuge da solo può imporre all’altro la separazione?

La risposta è che la separazione consensuale può essere fatta solo con l’accordo dei coniugi sul fatto di separarsi e sul contenuto dell’accordo. In assenza di accordo, resta comunque la strada della separazione giudiziale. Per cui, di fronte al coniuge che non vuole separarsi, l’altro potrebbe rivolgersi al Tribunale per richiedere la separazione giudiziale.

Cosa fare se uno dei due coniugi non vuole separarsi?
Cosa fare se uno dei due coniugi non vuole separarsi?

Cosa accade quando i coniugi non trovano un accordo per la separazione

Come anticipato, se i coniugi non trovano un accordo sulla separazione (sulla volontà di separarsi ma anche sul contenuto), il coniuge che intende separarsi può agire con l’assistenza di un legale e avviare un procedimento di separazione giudiziale.

Sarà compito dell’avvocato predisporre il ricorso, depositarlo in Tribunale e poi notificare alla controparte la richiesta di separazione giudiziale con la relativa convocazione dal giudice.

Mediamente tra l’avvio della procedura e tale udienza passano 3 – 5 mesi a seconda dei Tribunali.

All’udienza l’altro coniuge potrebbe comparire e difendersi o anche non comparire: in tutti i casi il giudice procederà (chiaramente se la notifica è stata regolare) adottando i provvedimenti provvisori necessari su figli, diritto di visita, mantenimento al coniuge o per i figli, assegnazione della casa coniugale.

La procedura giudiziale, a differenza di quella consensuale, prosegue però oltre andando la causa istruita con le richieste di prove, le prove, e poi la sentenza definitiva.

Dunque, per rispondere alla domanda iniziale, la separazione si può ottenere anche nel caso in cui vi sia un coniuge che non intende separarsi e, più semplicemente, si disinteressi della cosa non partecipando alla procedura e alle udienze.

Cosa fare se uno dei due coniugi non vuole separarsi: i tempi del procedimento di separazione giudiziale

L’aspetto negativo del dover ricorrere alla separazione giudiziale è legato ai tempi e ai costi di una tale procedura.

Come noto, nel nostro Paese i tempi dei procedimenti non sono affatto brevi. La separazione giudiziale è una vera e propria causa civile, con i tempi di tali procedure. È vero che già dopo pochi mesi ci sarà un provvedimento provvisorio che regolerà fin da subito gli aspetti rilevanti della separazione (gestione dei figli, casa, mantenimento, ecc.) ma perché la procedura finisca occorrerà istruire e decidere la causa.

La durata media potrebbe essere di circa due anni: molto di più di una separazione che dura meno della metà.

Più precisamente i dati ISTAT 2018 indicano una grande differenza tra la durata della separazione consensuale e di quella giudiziale: la prima ha una durata media in Italia di 127 giorni, mentre la seconda una di 824 giorni. Come detto vi è una grande differenza tra le due procedure: quella consensuale si presenta in caso di accordo, per cui non necessità di una istruttoria e di una decisione tra le varie richieste in conflitto; quella giudiziale, per contro, è una vera e propria causa, che dura mediamente oltre due anni.

Peraltro, questi sono dati medi perché le differenze a livello locale possono essere anche maggiori. Mediamente una separazione consensuale ha una durata media di 89 giorni nel nord est e di 160 giorni nelle isole; la regione più veloce è le Marche con appena 80 giorni e quella con tempi più lunghi è la Calabria con 192 giorni.

Per la separazione giudiziale i tempi come detto sono molto maggiori e le differenze molto ampie a livello locale: il nord ovest ha una durata media di 638 giorni mentre il sud di 968 giorni; la regione più veloce è il Trentino Alto Adige con 518 giorni e quella con tempi più lunghi è la Puglia con 1104 giorni.

I costi della separazione giudiziale

I costi della separazione giudiziale sono maggiori di quella consensuale, trattandosi di una procedura lunga ed articolata con varie udienze e memorie.

È difficile fornire una indicazione precisa perché sia per la separazione consensuale che per quella giudiziale il costo varia in base alla complessità, ai valori in gioco, ecc.

Ma per dare un’idea, mentre una separazione consensuale può avere un costo medio di 1.500 o 2000 euro oltre a iva, una separazione giudiziale può costare due o tre volte tanto o anche più.