Ruolo dei nonni per i nipoti: il loro benessere e l’incidenza della separazione
Una delle problematiche principali che una coppia di genitori deve affrontare quando decide di dividersi, è certamente quella legata al benessere, alla salute psicofisica e all’equilibrio dei propri figli.
Molto spesso infatti sorge una vera e propria conflittualità a seguito della separazione e/o del divorzio, e tale circostanza può influire negativamente sulla qualità dello sviluppo fisico, mentale ed affettivo della prole, a cui invece andrebbero tutte le attenzioni, le energie e le premure di un genitore.
Laddove queste, per varie ragioni, non possano essere date appieno dalla coppia di genitori, saranno anche altre le relazioni affettive da mantenere e coltivare per il benessere dei minori. Senza dubbio, spicca la figura dei nonni, da prendere in considerazione soprattutto ove sia in corso una separazione in relazione al loro ruolo con i nipoti.
I nonni, infatti, hanno a tutti gli effetti un ruolo di riferimento stabile per la vita dei nipoti ed inoltre, possono essere parte attiva nella riduzione di quel conflitto -caratteristico della separazione- che può minare la stabilità emotiva e relazionale dei minori.
Per i nipoti avere i nonni con un ruolo attivo è una ricchezza, anche per ciò che riguarda la creazione di un luogo protetto, un porto sicuro in cui trovare un senso di serenità che magari per le dinamiche del proprio nucleo familiare, i ragazzi non possono vivere in casa.
È senz’altro necessario che i nonni garantiscano una certa neutralità rispetto al giudizio in merito alla fine dell’unione matrimoniale dei genitori dei fanciulli, per promuovere la serenità di questi ultimi.
Vediamo ora quali sono i diritti-doveri dei nonni nel loro ruolo con i propri nipoti in caso di separazione o divorzio.
Ruolo dei nonni nella separazione: diritti e doveri verso i nipoti
Come ampiamente detto, il ruolo dei nonni è senza dubbio fondamentale per la sana crescita dei ragazzi, tanto più in caso di separazione e/o divorzio dei genitori.
Tale rapporto con i nipoti, al di là dell’innato legame affettivo-familiare, è per certi aspetti regolamentato dalla legge. Con la legge numero 54 del 2006 infatti, è stato rivisto l’articolo 155 del Codice civile secondo cui “anche in caso di separazione personale dei genitori, il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”.
In questo senso la giurisprudenza, in merito al ruolo con i nipoti in caso di separazione, ha precisato che “il giudice anche d'ufficio, avuto riguardo all'esclusivo interesse del minore, può disciplinare i rapporti tra nipoti ed avi, disponendo che il minore possa trascorrere una parte del tempo anche presso i nonni materni o paterni. Il comma 1 dell'art. 155 c.c. attribuisce solo al minore il diritto di conservare rapporti significativi con i prossimi congiunti (ascendenti e parenti di ciascun ramo genitoriale), mentre questi ultimi hanno solo un interesse a che le condizioni di separazione vengano fissate (consensualmente o giudizialmente) in modo tale da consentire loro di avere rapporti personali con la prole dei coniugi separandi” (Tribunale Reggio Emilia, Sez. I, 17/05/2007). Peraltro con la sentenza Tribunale Messina, 29/01/2008 si è ulteriormente precisato, sempre in merito al ruolo con i nipoti in caso di separazione, che “I rapporti tra il minore e gli ascendenti non si configurano come un "diritto dei nonni" ma come un diritto del minore; tale diritto, di conseguenza, va esercitato con modalità che non interferiscano sul primario diritto del minore stesso di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori”
Inoltre, anche nel febbraio del 2014 entrando in vigore il Decreto Legislativo n.154, si è stabilito che gli ascendenti (nonni e bisnonni) abbiano il diritto di mantenere un ruolo e coltivare un rapporto affettivo con i propri nipoti ed inoltre si dispone che qualora ci fosse un impedimento all’esercizio di tale diritto, si possa procedere, anche in giudizio, nell’interesse dei fanciulli.
Non solo diritti, ma anche doveri. Nell’articolo 316 bis del codice civile infatti, il decreto legislativo n.154 ha anche introdotto l’obbligo per i nonni, e più in generale per gli ascendenti tutti, di dare il proprio personale contributo se necessario: nei casi in cui ci sia un’effettiva incapacità genitoriale (di qualsivoglia natura, economica, affettiva…) nel soddisfare i bisogni dei minori.