Blog Avvocati Divorzisti

Separazioni e Covid: ecco come sono connessi

3 agosto 2022

Separazione e Covid: l’avvento del COVID ha cambiato diametralmente i ritmi quotidiani di tutti, famiglie incluse. Sono moltissime, poi, le coppie che, nei mesi di restrizione, hanno vissuto la convivenza forzata col partner con grande sofferenza. Il 2020 ha riscontrato un aumento vertiginoso di separazioni e divorzi dovuti proprio a quanto citato in precedenza. Già dai primi mesi dell’anno, comunque, si era registrato un aumento dei dati che, verso la fine dell’anno, però, ha subito un ulteriore e notevole incremento.

Separazioni e Covid: la pandemia ha distrutto le famiglie in modi diversi, modificato gli asset sociali contemporanei e suscitato grande stress e profonda incertezza nei confronti del futuro in moltissime persone. Il desiderio di evasione ed il sentimento di insofferenza ha, poi, culminato nella ricerca sempre più incessante di avvocati divorzisti. La presenza dei figli, inoltre, non ha assolutamente frenato questa tendenza, destando, anzi, dissapori maggiori all’interno dei nuclei familiari e recando nei più giovani sofferenze e dispiaceri ancor più grandi.

Vivere sotto lo stesso tetto durante la pandemia, per un periodo di tempo così esteso ha, infatti, fatto emergere gli innumerevoli dissapori celati nelle coppie dagli impegni estenuanti della routine quotidiana. In questo frangente legato al covid, già di per sé esasperato, le separazioni hanno avuto il lato positivo di diminuire i casi più tragici che, in ogni caso, non sono stati pochi.

separazioni e covid
separazioni e covid

Separazioni e Covid: i dati del 2021

Nei primi nove mesi del 2021, si evinse un ritorno agli andamenti pre-pandemia covid, con separazioni in crescita soprattutto nel caso di provvedimenti presso i tribunali, in particolare se consensuali, con un buon 49.3%. Per quanto riguarda gli accordi di negoziazione assistita con avvocati, sia per le separazioni che per i divorzi, invece, si registrò un calo contenuto rispetto al 2020 ed un aumento dell’8.8% che riportò dinamiche molto simili a quelle registrate nel 2018 e 2019.

Sembrerebbe che a spingere le parti coinvolte nei confronti di questa decisione sia stata la procedura di deposito telematico degli atti che, in tempi particolarmente sospetti, si rivelò molto più comoda rispetto a qualunque altra pratica di divorzio o separazione. Nei primi nove mesi del 2021, invece, i divorzi e le separazioni consensuali presso i Comuni riscontrarono una ripresa del 14.8% e del 9.9% in più rispetto al 2020.

Separazioni e Covid: per quanto riguarda i matrimoni, invece, nel 2020 il numero di nozze in Italia scese quasi della metà, vedendo 96.481 matrimoni celebrati, ossia ben 87.000 in meno rispetto all’anno precedente, con un calo percentuale del 47.4%. Una caduta attribuibile principalmente al calo delle prime nozze che, nel 2020, registrò un minimo di 69.743.

La situazione attuale per separazioni e Covid

Separazioni e Covid: sebbene il 2021 abbia mostrato parametri relativamente positivi, presentando un rientro alle situazioni precedenti alla pandemia Covid, il 2022 ha rivisto un incremento delle richieste di separazione e divorzio presso i tribunali. Sembrerebbe che il 40% delle separazioni nel corso degli anni di pandemia fosse dovuto all’infedeltà coniugale, anche virtuale. Sembrerebbe che il tutto derivi dalla difficoltà delle coppie di gestire i rapporti extraconiugali durante la convivenza forzata. In parole povere, durante la pandemia Covid i coniugi infedeli non hanno potuto fare altro se non uscire allo scoperto.

L’aumento vertiginoso dei casi di violenza domestica in pandemia Covid, pari ad un deprecabile 70% ha, invece, portato ad un aumento delle separazioni giudiziali e non consensuali pari a circa il 30%. Attualmente, ci sono circa 10mila coniugi che attendono una sentenza da parte del giudice, causata dal congestionamento delle reti dei tribunali e, soprattutto, dall’ammontare elevato di richieste ricevute.

Separazioni e Covid: sembrerebbe, poi, che tra le altre motivazioni che hanno portato alla separazione delle coppie spicchi anche la differenza di vedute nei confronti del vaccino, in grado di portare a vere e proprie crisi coniugali praticamente irreparabili, spesso dovute anche alle decisioni conflittuali riguardo la somministrazione del vaccino ai figli.

Separazioni e COVID: come effettuare la separazione

I coniugi hanno modo di sciogliere il vincolo matrimoniale in vari modi. Il primo, la negoziazione assistita, consiste nel procedere alla separazione senza intervenire in tribunale. Si tratta di un’alternativa particolarmente rapida e consensuale che, però, richiede l’accordo dei coniugi e l’assistenza di un avvocato per ciascuna delle parti.

In questo caso, si procede per incontri, in cui si stipulano convenzioni amichevoli in buona fede relative ai tempi della procedura e alle condizioni della separazione. Una volta effettuati gli accordi, il Pubblico Ministero si occuperà di approvarli e inviarli al Procuratore della Repubblica. Senza figli, ovviamente, la procedura sarà ancora più rapida, poiché le ultime parti dell’iter sono relative soltanto alla verifica che i figli ricevano i trattamenti adeguati.

La separazione può poi essere consensuale: anche qui è necessario l’accordo dei coniugi. A differenza della negoziazione assistita la procedura si svolge con la comparizione avanti al tribunale, per cui con tempi leggermente più lunghi. Inoltre, la procedura della separazione consensuale può essere seguita anche da un solo avvocato, mentre la negoziazione assistita necessariamente da due.

Separazioni e Covid: in caso di separazione giudiziale, invece, i coniugi saranno convocati dal giudice prima in maniera individuale e poi congiunta per il tentativo di conciliazione. Nel contenzioso, uno dei coniugi ricorre al Tribunale e, quando la conciliazione ha esito negativo, il Presidente dovrà nominare un giudice incaricato di fissare un’udienza e prendere provvedimenti temporanei relativi ai figli e alla casa familiare.