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Separazione e animali domestici

28 luglio 2022

Separazione e animali domestici: cosa fare? Una coppia che procede con la separazione consensuale, come deve comportarsi per l’affidamento degli amici a quattro zampe?

È da precisare che, ad oggi, nel nostro ordinamento giuridico, non esiste una norma specifica che disciplina tale situazione.

La coppia, che vuole accordarsi, può farlo tramite scrittura privata, ma in caso non si riesca a trovare un accordo, le parti dovranno rivolgersi a un giudice.

Separazione e animali domestici
Separazione e animali domestici

Affido animali domestici dopo separazione con accordo

Come anticipato, non c’è una legge specifica che consente di stabilire, in caso di separazione, a quale dei due conviventi o coniugi, andrà l’animale domestico.

Il più delle volte non è sufficiente verificare chi è l’intestatario del microchip, poiché entrano in gioco altri fattori, tra cui il tempo in cui si è accudito il cane.

La migliore cosa da fare sarebbe quella di seguire il buon senso e trovare un accordo per la gestione degli animali domestici: l’animale può restare a vivere a casa di uno dei due coniugi, dando la possibilità all’altro di tenerlo alcuni giorni della settimana e dividendo le spese per il mantenimento.

Se gli ex partner trovano questo tipo di accordo, possono redigere una scrittura privata o inserire la clausola nell’accordo per la separazione.

Affido animali domestici dopo separazione senza accordo

Se la coppia non trova alcun accordo per stabilire chi tenere il cane o gli altri animali domestici, l’unica soluzione è quella di rivolgersi a un giudice.

Poiché non esiste alcune norma che disciplina l’affidamento dell’animale domestico in caso di separazione, il giudice dovrà agire in relazione alla circostanza e basarsi su sentenze precedenti, molte delle quali hanno messo dato priorità al benessere dell’animale.

Tutte le sentenze sono unanime sulla questione: il cane va affidato a chi sa e può prendersene cura con le giuste attenzioni.

Tuttavia, ci sono giudici che ritengono che, in caso di separazione giudiziale, non è il tribunale a doversi occupare della questione, neanche dietro richieste delle parti.

In presenza di figli piccoli della coppia, il giudice potrebbe anche decidere di affidare il cane al coniuge che resta nella casa di famiglia.

Infatti, la normativa che riguarda separazione o divorzio, pone come punto di partenza, l’interesse del minore. Per questo motivo, in caso di mancato accordo tra i genitori, il giudice può tenere conto del legale affettivo tra l’animale e il bambino.

In assenza di figli o figli minori, il giudice può agire tenendo conto e valutando il rapporto dell’animale con entrambi gli ex coniugi.

Separazione e animali domestici: alcune sentenze

Sono due le pronunce più significative riguardo l’affidamento dell’animale domestico in caso di separazione.

Il Tribunale di Foggia, ha deciso di affidare il cane a uno dei due coniugi, con diritto di vista all’altro per alcune ore durante determinate giornate.

Il Tribunale di Cremona, invece, sempre in presenza di una separazione, ha concesso l’affido condiviso del cane, con la suddivisione delle spese al 50% per il mantenimento.

Entrambi i Tribunali hanno applicato la stessa disciplina prevista in caso di presenza di figli minori.

Precisiamo che l’affido degli animali domestici non è posto sullo stesso piano di quello per i figli e non deve seguire quelle regole, ma, in ogni caso, la legge non vieta di applicare gli stessi criteri.

in conclusione questa questione sulla gestione degli animali domestici in caso di separazione, non frequente ma che talvolta si pone, andrebbe risolta con un accordo tra le parti coinvolte: l'assenza di una disciplina specifica, infatti, non rende agevole trovare una soluzione alternativa non mancando, come detto, delle sentenze che si pronunciano sul punto.