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Spese straordinarie separazione

23 novembre 2023

Spese straordinarie figli separazione extra mantenimento. Con il termine spese straordinarie di separazione intendiamo quegli esborsi che per la loro rilevanza, la loro imprevedibilità, circa l’an e il quantum della spesa, e la loro imponderabilità esulano dall’ordinario regime di vita dei figli sia minorenni che maggiorenni ma non ancora autosufficienti al mantenimento economico.

Il Giudice, infatti, nella sentenza di separazione o divorzio, oltre a poter fissare il contributo di un coniuge all’altro per il mantenimento del figlio, inclusivo delle spese ordinarie, può fissare anche criteri per decidere quali spese straordinarie debbano essere sostenute e per ripartire il relativo peso tra i coniugi. Il che, molto speso, avviene per il tramite del rinvio ai vari protocolli in uso presso i Tribunali.

Spese straordinarie separazione
Spese straordinarie separazione

Spese straordinarie figli: la ripartizione dei costi extra mantenimento

Le spese straordinarie di separazione sono qualificate come quegli esborsi riguardanti eventi eccezionali nella vita dei figli minori o maggiorenni non ancora economicamente autosufficienti o quelle spese che soddisfano esigenze episodiche, statuarie ed imprevedibili e quelle riguardanti eventi ordinari non inclusi nell’assegno di mantenimento (in questo senso Cassazione n. 15995/2019 in tema di spese straordinarie di separazione).

Per essere più chiari e più concreti, le spese straordinarie di separazione, sono tutte quelle spese, escluse dall’assegno di mantenimento, che non hanno carattere di ordinarietà. Si tratta di costi medici come quelli per eventuali interventi o trattamenti psicoterapeutici; ma si tratta anche di esborsi per il tempo libero della prole, per momenti ludici e di svago quali computer, motorino, auto.

Si distinguono dai costi ordinari in quanto questi ultimi sono destinati a soddisfare i bisogni normali di un figlio e, quindi, sono esborsi che rientrano nell’assegno di mantenimento. Sono ad esempio spese ordinarie tutte quei costi quotidiani come vitto, alloggio, abbonamento dei mezzi, cancelleria e mensa, costi per medicinali di uso frequente come per esempio medicinali da banco e sciroppi.

Sul criterio di ripartizione delle spese straordinarie di separazione non vi è un orientamento univoco da parte della giurisprudenza. Nella sentenza di separazione, le spese straordinarie di separazione vengono generalmente ripartite in percentuale, uguale o diseguale, tra i genitori: spesso la ripartizione è al 50% tra i genitori, ma non è infrequente una ripartizione diseguale, soprattutto nei casi in cui vi sia un forte divario economico tra i genitori.

Spese straordinarie per i figli in sede di separazione: quelle da concordare e quelle da poter fare in autonomia

Il Giudice, nello stabilire le spese straordinarie di separazione, dovrà utilizzare dei criteri per distinguere quelli che sono i costi ordinari e quelle che sono le spese straordinarie di separazione. Per tali oneri straordinari di separazione non opera sempre la disciplina di cui all’art 155 comma 3 del Codice Civile, secondo il quale le decisioni più importanti per i figli relative all’istruzione, educazione e salute devono essere assunte di comune accordo tra i genitori.

Infatti, in ambito di spese straordinarie di separazione, è doveroso distinguere le spese straordinarie di separazione che non necessitano di un accordo preventivo tra i coniugi e, quindi, possono essere prese liberamente dal singolo genitore e le costi straordinari di separazione che devono essere concordati.

Vediamo quindi cosa si intende per spese straordinarie di separazione senza accordo dei genitori: si tratta, ad esempio e generalmente, di costi medici (in particolare visite specialistiche, trattamenti sanitari e urgenti non erogati dal Servizio Sanitario Nazionale), dei costi scolastici (la retta e tasse delle scuole pubbliche, libri di testo e gite scolastiche) e extrascolastiche come lo sport, la cultura e il divertimento, cure ortodontiche, cure oculistiche. In altre parole possiamo definirle come tutte quelle spese classificate come straordinarie, ossia quella categoria intesa come residuale e omnicomprensiva, non avente carattere di ordinarietà e certezza per rispondere a ordinarie e prevedibili esigenze di mantenimento del figlio tanto da assumere nel loro verificarsi una connotazione di certezza (in tal senso l’ordinanza recentissima n. 379/2021 della Corte di Cassazione in tema di spese straordinarie di separazione).

In ipotesi, invece, di spese straordinarie di separazione da concordare, qualora non siano specificate le modalità di comunicazione delle spese straordinarie nell’accordo di separazione, il genitore dovrà formulare formale richiesta per la spesa straordinaria per accordarsi e l’altro genitore ha diritto eventualmente a giustificare l’eventuale disaccordo: nel caso in cui il coniuge non abbia indicato validi motivi per il dissenso, vi sarà un obbligo di rimborso. Le spese straordinarie di separazione con necessità di accordo dovranno essere documentate.

Tali costi da concordare di solito sono: i costi scolastici ove si tratti di iscrizioni e rette di istituti privati, costi di alloggio per università fuori sede, ripetizioni, master e specializzazioni post universitarie, babysitter, viaggi d’istruzione con pernottamento e soggiorni all’esterno. Vi sono poi costi extrascolastici quali vacanze e viaggi senza i genitori, acquisto di mezzi di trasporto, costi di natura ludica e ricreativa. Per quanto riguarda invece le spese mediche straordinarie da prendere in comune accordo gli esempi possono essere quelli di visite specialistiche, interventi presso strutture pubbliche o private, interventi chirurgici. Sono insomma tutte quelle spese che necessitano una condivisione e consenso da parte di entrambi i genitori.

Spese extra mantenimento: conclusioni

Alcuni degli aspetti evidenziati, sottolineano la problematicità della questione che stiamo esaminando. Ad esempio: secondo quali criteri si distingue tra spese ordinarie e straordinarie? Come si distingue tra spese straordinarie che devono essere concordate e quelle che un coniuge può fare in autonomia? Vale il silenzio assenso o serve un accordo effettivo? L’eventuale dissenso come va manifestato ed entro quanto tempo.

La legge non offre certezze ma solo criteri di massima, che quindi lasciano spazio a possibili confitti.

Per tale ragione è opportuno nella separazione o nel divorzio, consensuali o giudiziali, richiamare i protocolli in uso presso i vari Tribunali. Si tratta, infatti, di protocolli che offrono risposte concrete alla domane problematiche che abbiamo posto: indicano, infatti, quali sono le spese straordinarie, quali vadano concordate e quali no, come e quando debba essere manifestato il dissenso, ecc.