Separazione e figli: l’affidamento
Come noto, ci sono due tipologie di separazione: quella consensuale e quella giudiziale. In caso di procedura consensuale i coniugi si accordano in tutti gli aspetti del loro rapporto e, anzitutto, relativamente al mantenimento e all’affidamento dei figli.
Nella separazione giudiziale, invece, il Giudice valuta se l’affidamento debba essere condiviso oppure se l’affidamento deve essere dato a un solo genitore. Chiaramente, ogni decisione è presa sempre e comunque considerando l’interesse della prole.
Parlando di affidamento è certamente necessario delineare due diverse forme di affidamento: condiviso ed esclusivo.
L’affidamento condiviso in ambito di separazione e figli consiste non solo e tanto in un’alternanza tra il padre e la madre, che possono beneficiare in ugual modo della presenza del figlio, ma soprattutto nella ripartizione dei poteri genitoriali.
Quanto vi è un affidamento condiviso, le decisioni più importanti sulla vita del figlio andranno decise da entrambi i genitori di comune accordo. Qualora vi sia un disaccordo la decisione sarà presa d’ufficio dal Giudice.
L’affidamento esclusivo, invece, si ha nell’ipotesi in cui un genitore si dimostri inadeguato nel suo ruolo di genitore, potendo addirittura essere di pregiudizio nei confronti del figlio.
In questo caso la responsabilità genitoriale viene esercitata dal solo genitore affidatario, che oltre alla potestà sui figli avrà anche l’amministrazione e l’usufrutto legale sui loro beni. In ogni caso, rimane fermo il diritto di visita del genitore non affidatario e il suo eventuale dovere di mantenimento nei confronti della prole.
L’affidamento esclusivo può anche essere disposto dal Giudice, in ipotesi anche contro la volontà dei genitori, verificando quale è l’interesse del figlio.
Separazione e figli: l'affidamento e gli altri provvedimenti collegati
In tutti questi casi, vale a dire sia nella separazione consensuale che in quella giudiziale e sai nell’affido condiviso che in quello esclusivo, nelle decisioni (dei coniugi o del giudice) che riguardano i figli verranno coinvolti altri aspetti.
Anzitutto quello dell’assegno di mantenimento per i figli. Una somma che un coniuge versa all’altro: vuoi perché un coniuge tiene i bambini per più tempo, avendo dunque maggiori costi, e vuoi perché il soggetto tenuto al mantenimento ha maggiori possibilità economiche.
Questo assegno di solito è versato mensilmente e dovrà essere rivalutato annualmente secondo gli indici ISTAT.
Oltre all’importo ordinario di mantenimento, dovranno essere versate anche le somme relative alle spese straordinarie (mediche, ricreative, scolastiche non considerate ordinarie): spesso sono divise in parti uguali e talvolta in misura diseguale, tenendo conto delle possibilità economiche dei genitori.
Inoltre, un altro tema che dovrà essere disciplinato è quello di diritto di visita, vale a dire i tempi e le modalità della permanenza dei figli presso la madre e il padre.
Separazione e figli: infine, quando vi sono bambini spesso entra in discussione l’assegnazione della casa coniugale. Infatti, il Giudice potrà anche stabilire a quale dei due coniugi deve essere assegnato il godimento della casa familiare, ovviamente salvaguardando l’interesse del figlio, essendo la funzione dell’assegnazione della casa proprio quella di conservare per i bambini lo stesso ambiente. Il diritto di godimento della casa familiare assegnata a un coniuge andrà a cessare quando i figli diventano economicamente indipendenti o qualora l’assegnatario non ci abiti più stabilmente o conviva more uxorio oppure si risposi.
L’effetto della separazione sui figli
Separazione e figli: quando la separazione è l’unica strada da prendere a causa di una forte crisi matrimoniale, l’effetto di quest’ultima sui figli varierà a seconda di diverse circostanze, quali l’età e il carattere.
Dolore, rabbia, tristezza, senso di paura e impotenza sono certamente tutte emozioni che un figlio si trova a provare nel momento in cui vi è questo punto di rottura all’interno della famiglia quale è la separazione. Ovviamente le conseguenze della separazione non sono le stesse se il figlio ha 6 anni oppure 15: le circostanze cambiano e cambia anche il livello di maturità. Se il figlio è più piccolo certamente non potrà conoscere e capire questo momento di crisi familiare definitiva e tanto meno le conseguenze che ne andranno a derivare, mentre quando il figlio è già più maturo e più grande certamente riuscirà ad essere più empatico.
Ma ogni caso è diverso e non è per niente facile immaginare quale possa essere la reazione di un figlio.
Proprio per queste ragioni, comunicare la decisione definitiva di separazione ai figli non è un momento semplice per i genitori.
Spesso i genitori si avvalgono di psicologi o chiedono all’avvocato come fare: ma chiaramente ognuno ha la propria professionalità e l’avvocato può raccontare di esperienze vissute ma forse non è indicato per un consiglio che attiene al campo della psicologia.
Separazione e bambini. In queste situazioni è sempre necessario pensare alle emozioni dei figli e soprattutto alle loro reazioni, non facendo sentire loro abbandonati e non apprezzati: dovrà essere dato il giusto peso e bisognerà cercare di rassicurarli nel modo più tranquillo possibile.
La separazione con figli è certamente una situazione molto critica poiché comporta una frattura all’interno del nucleo familiare, ma può anche esservi il caso in cui dopo le diverse difficoltà iniziali vi siano degli sviluppi positivi: dopo la separazione i rapporti possono migliorare, anche perché potendo venire meno la convivenza tra i due genitori si potranno attenuare tutti quei litigi che vi erano prima della separazione. È dimostrato come spesso non sia una buona idea sforzarsi di stare insieme per il bene dei figli: in questo modo al contrario si rischia di sottoporli a conflitti e discussioni infinite investendo i bambini di responsabilità nel ruolo di intermediario.